Studio Professionale Associato Magnoni-Riboli parla del divieto temporaneo di lavoro all’aperto nelle ore più calde – Ordinanza Regione Lombardia
A seguito dell’Ordinanza della Regione Lombardia pubblicata il 1° luglio 2025, sono state introdotte misure straordinarie di prevenzione per tutelare i lavoratori esposti al rischio di stress termico e radiazione solare, in particolare nei settori agricolo, florovivaistico, edile all’aperto e nelle cave.
COSA PREVEDE L’ORDINANZA
Dal 2 luglio al 15 settembre 2025 è vietato svolgere attività lavorative con esposizione prolungata al sole nella fascia oraria 12:30 – 16:00, ma solo nei giorni in cui:
- la mappa pubblicata sul sito www.worklimate.it segnala un livello di rischio “ALTO”, nella sezione “lavoratori esposti al sole” con attività fisica intensa riferita alle ore 12:00. È consultabile anche dal link diretto: https://app.worklimate.it/ordinanza-caldo-lavoro
CHI È INTERESSATO
Il divieto riguarda le imprese che operano in:
- agricoltura e florovivaismo
- cantieri edili all’aperto
- cave in presenza di condizioni di esposizione prolungata al sole e di attività fisica intensa.
ESCLUSIONI
Il divieto non si applica alle Pubbliche Amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori, quando si tratta di interventi urgenti e di pubblica utilità, a condizione che vengano adottate idonee misure organizzative e di prevenzione atte a ridurre il rischio da calore, come previsto dal D. Lgs. 81/2008.
OBBLIGHI E INDICAZIONI OPERATIVE
- Controllare giornalmente la mappa Worklimate per verificare il livello di rischio nelle giornate di lavoro.
- Sospendere le attività esposte al sole tra le ore 12:30 e le ore 16:00 nei giorni di rischio “ALTO”.
- Organizzare il lavoro adottando misure di prevenzione: pause, idratazione, aree d’ombra, turnazioni, dotazioni idonee.
- Aggiornare il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) per includere il rischio da stress termico e le misure adottate.
- Si ricorda che il mancato rispetto dell’ordinanza può comportare sanzioni ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, salvo che il fatto non costituisca reato più grave.
Raccomandazione generale
Anche al di fuori dei casi in cui il divieto si applica formalmente, è fortemente raccomandato rispettare le Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, anche in ambienti chiusi non climatizzati, quando le condizioni termiche sono influenzate dalle temperature esterne.
Lo studio resta a disposizione per ulteriori chiarimenti e per supportarvi nell’applicazione delle misure previste.
Per qualsiasi informazione e chiarimento potete contattare lo Studio Professionale Associato Magnoni-Riboli: