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Amministrazione Srl Anticipazione sulla legge di Bilancio 2021
Amministrazione Srl Anticipazione sulla legge di Bilancio 2021

Anticipazione su legge di Bilancio 2021

Amministrazione Srl, con sede a Crema,  anticipa alcune novità
importanti i cui effetti sono dipendenti dal fatturato 2020 o da scelte fatte nel 2020. In attesa dell’approvazione definitiva della legge di bilancio 2021.

In particolare si segnala quanto segue:

– Esonero contributivo per lavoratori autonomi e professionisti
Viene istituito, con una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro per il 2021, il Fondo per l’esonero

  • parziale – dai contributi previdenziali (ad esclusione dei premi dovuti all’INAIL) dovuti:
  • dai lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e dai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che abbiano percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33%;
  • dai medici, dagli infermieri e dagli altri professionisti ed operatori di cui alla legge 3/2018 assunti per l’emergenza Covid 19 e già in quiescenza.
    Criteri e modalità saranno stabiliti da apposito decreto ministeriale.

– Sgravi contributivi
Numerosi gli sgravi contributivi previsti. In particolare:

  • si estende lo sgravio contributivo triennale previsto per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti fino a 35 anni di età a quelle effettuate nel biennio 2021-2022.
  • in via sperimentale per il biennio 2021-2022, si estende a tutte le assunzioni di donne, effettuate a tempo determinato nel medesimo biennio, lo sgravio contributivo attualmente previsto a regime solo per leassunzioni di donne in determinate condizioni, elevando al contempo, limitatamente al suddetto biennio, dal 50 al 100% la riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro.

Proroga e rafforzamento del bonus investimenti
Il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali viene esteso fino al 31 dicembre 2022 (ovvero agli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2023, a condizione che entro il 2022 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione), con decorrenza della nuova disciplina dal 16 novembre 2020.

Per i beni strumentali materiali 4.0, per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2022), il credito d’imposta spetta nella misura del:
– 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 30% del costo per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
– 10% del costo per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati nel 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), invece, il credito di imposta scende al 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro e al 20% per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro, mentre rimane al 10% per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.

Per i beni immateriali 4.0 (ammesse anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza), per gli investimenti effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), l’aliquota agevolativa è pari al 20% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Per i beni strumentali “ordinari” non 4.0, per gli investimenti effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2022), la misura del credito d’imposta è pari al 10% del costo, elevata al 15% per gli investimenti in beni strumentali, sia materiali sia immateriali, destinati all’organizzazione di forme di lavoro agile.

Per gli investimenti effettuati nel 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), invece, il credito di imposta scende al 6%.

Tutti i crediti d’imposta sono utilizzabili in compensazione tramite F24 in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ovvero a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni (materiali ed immateriali) 4.0. Per gli investimenti in beni strumentali e immateriali “generici” non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di
euro, il credito d’imposta invece è fruibile in un anno.

– Misure di rafforzamento patrimoniale delle PMI
Si estendono fino al 31 giugno 2021, con alcuni ritocchi, alcune delle misure previste dall’art.26 del decreto Rilancio (D.L. 34/2020) per il rafforzamento patrimoniale delle PMI.
Si tratta del credito d’imposta sulle perdite e del Fondo PMI di Invitalia.

– Bonus veicoli per il trasporto merci
Viene inoltre introdotto un contributo per chi acquista in Italia, a decorrere dal 1° gennaio 2021e fino al 30 giugno 2021, veicoli per il trasporto merci nuovi di categoria N1 (fino a 3,5 tonnellate) nonché autoveicoli speciali di categoria M1 nuovi di fabbrica.

Per qualsiasi informazione e chiarimento potete contattare lo studio al: T. 037386885 – E. info@amministrazionesrl.it 

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