Studio Professionale Associato Magnoni-Riboli trasmette la circolare relativa al Fondo Impresa Femminile 2022
Di cosa si tratta:
Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile è un sostegno finanziario introdotto al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile.
L’ammontare delle risorse del PNRR a valere sul Fondo impresa femminile stanziate dal Decreto interministeriale del 24 novembre 2021 è pari complessivamente a 160 milioni di euro.
A chi si rivolge:
Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente
partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
a) incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
b) incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili e per le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Cosa finanzia:
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- commercio e turismo.
Le iniziative devono, inoltre:
- essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
- prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
Spese ammissibili:
Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono essere utilizzate per:
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali;
- servizi cloud per la gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.
Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA. Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia).
L’agevolazione:
I criteri per ottenere le agevolazioni del Fondo Impresa Donna si dividono in due ambiti, ovvero:
- per le nuove imprese: contributi a fondo perduto che:
• entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000
euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%
• entro spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, la copertura scende al 50%
2. incentivi per supportare le imprese già esistenti: va fatta una distinzione a seconda degli anni di anzianità della ditta e tipi di spese:
- per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come “contributo a fondo perduto” e per un altro 50% come
“finanziamento agevolato” di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400.000 euro; - per le aziende che hanno più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il “contributo a fondo perduto”, mentre quelle di investimento anche con il “finanziamento agevolato”. Il tetto massimo è sempre pari a 400.000 euro.
Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di
garanzia.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello.
Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it
L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi.
Al fine di valutare l’ammissibilità a tale bando o per ulteriori informazioni potete contattare lo Studio Professionale Associato Magnoni-Riboli: 0373/257851 int. 20 – int. 62.